LA DIETA A ZONA
Molti miei allievi e corsisti mi chiedono come mai la Dieta a Zona non si usi più molto nello sport. Innanzitutto sarebbe bene precisare che, al pari di altre proposte, in certi sport tale regime alimentare non ha mai convinto del tutto. Indubbiamente però quando è balzata gli onori della cronaca agli inizi degli anni 2000 ha suscitato molto interesse. Ideata dal dott. Barry Sears, si basa, oltre che sulla qualità dei cibi che introduciamo, anche sulla ideale (secondo Sears) proporzione tra carboidrati, proteine e grassi innescando quella che lui definisce “zona benessere”: più precisamente l’apporto calorico di ogni pasto consumato dovrebbe provenire per il 40% dai carboidrati, per il 30% dalle proteine ed il restante 30% dai Lipidi. Semplificando si potrebbe dire che ad ogni pasto si dovrebbero assumere su 100g di cibo, circa 48-50g di carboidrati, 35g di proteine e 15-16g di grassi.
I vantaggi sono dovuti in primis a libri e media che forniscono esaustivamente vademecum, dati e tabelle di riferimento utili soprattutto a chi è completamente a digiuno di qualsiasi nozione alimentare, e può quindi “confezionarsi” la propria dieta. Poi il rapporto fisso dei 3 macronutrienti che (altro…)