Ogni molecola di Nadh produce tre molecole di ATP
La nostra alimentazione quotidiana, soprattutto se comprende cibi come carne, pesce, pollo, è teoricamente un’ottima fonte di approvvigionamento di NADH, che purtroppo in realtà viene quasi tutto distrutto con la luce, la cottura o scomposto dai succhi gastrici. La difficoltà di produrre una sostanza stabile molecolarmente, anche se sono circa 20 anni che si sperimenta sull’uomo, spiega perché non sia stato utilizzato in precedenza come integratore alimentare. Il primo che utilizzò il NADH come integratore fu il dr. W. Birkmayer, che…
dopo anni di studi sui trasmettitori biochimici nel cervello umano, utilizzò negli anni ‘80 il NADH in infusione endovenosa su pazienti affetti dal morbo di Parkinson al fine di stimolare l’organismo a produrre naturalmente Dopamina.
Il NADH era però così instabile che bisognava somministrarlo sotto stretto controllo medico. Solo recentemente si è realizzata una forma stabilizzata di NADH facilmente assorbibile (tanto che numerosi soggetti affetti da Sindrome da Affaticamento Cronico e depressione sono stati trattati con successo con circa 10 mg. di NADH al giorno). Inoltre il mercato della supplementazione ha nel frattempo portato a sviluppare e proporre altri integratori peraltro validi come Creatina, Ribosio ecc. (il Ribosio deriva comunque dal NADH stesso e la Creatina contribuisce a ricaricare l’ATP che, ricordiamo viene a sua volta prodotto dal NADH).
Per quanto riguarda una sua integrazione nello sport diversi studi hanno dimostrato che su atleti già ben allenati di diverse discipline sia aerobiche che anaerobiche, dopo due mesi di trattamento con 10 mg. di NADH al giorno la performance aumentava di circa il 13%. Altri studi hanno evidenziato una significativa diminuzione dei tempi di recupero ed un aumento della capacità di ossigenazione e dei tempi di reazione su ciclisti dopo circa 30 giorni di integrazione con appena 5 mg. di NADH al giorno. Un altro studio è stato eseguito su una squadra di calcio europea. Tutti i giocatori sono stati sottoposti ad una dose di NADH di 5 mg. al giorno per un mese, raccogliendo i loro campioni di sangue prima e dopo il periodo di trattamento. Misurando il livello di L-Dopa nel sangue ne sono stati rilevati degli aumenti in tutti gli atleti fra il 30% ed il 100%. La L-Dopa viene immediatamente convertita in Dopamina, responsabile della resistenza muscolare.
Tutti gli atleti tranne tre hanno manifestato aumenti di concentrazione, vigilanza e capacità di resistere allo sforzo. Recentemente prove empiriche fatte in Italia su 20 atleti di potenza (body building, sollevamento pesi , rugbisti) con dosi giornaliere di 20 mg. al giorno, se hanno evidenziato in realtà un aumento modesto della prestazione pura, hanno altresì stupito tecnici ed atleti per una drastica diminuzione dei tempi di recupero (il che equivale ad un aumento della prestazione globale). Per quanto riguarda eventuali effetti collaterali derivanti dall’uso del NADH, studi clinici approvati dalla FDA americana non ne hanno rilevati evidenziando una tolleranza al prodotto addirittura di oltre settemila volte superiore a quella raccomandata. Inoltre non è stata osservata alcuna interferenza con i più comuni farmaci.
Andrea Spolaor
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