NITRIC OXYD e Sport

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Gli studi riguardanti l’NO e lo Sport,  hanno evidenziato che l’assunzione orale dell’aminoacido L-Arginina, diretto precursore dell’NO, Ossido d’Azoto (impropriamente detto Ossido Nitrico), determina un significativo aumento del flusso sanguigno attraverso il miglioramento del trasporto di Ossigeno e di altri nutrienti. Inoltre l’NO può migliorare gli effetti anabolici dell’esercizio fisico essendo utile per la sintesi proteica. Numerose ricerche hanno sottolineato l’importanza dell’Arginina in situazioni di catabolismo cellulare, potenziando il sistema immunitario oltre che stimolare il rilascio dell’Ormone della Crescita (GH) e di Insulina. Gli effetti metabolici del GH sono…

principalmente l’incremento della conservazione delle proteine ingerite e la stimolazione della Lipolisi (ossidazione del grasso). Conseguentemente quindi può influenzare positivamente i muscoli scheletrici sia a livello Anticatabolico che Anabolico, contribuendo ad incrementare la forza, l’accrescimento muscolare, le prestazioni, con diminuzione del tessuto adiposo.

Altri studi ed esperimenti indicano che la L-Arginina migliora le prestazioni muscolari in regime di esercizio aerobico attraverso un aumento della produzione di NO. L’Arginina è anche un precursore della Fosfocreatina, importantissima fonte di energia cellulare. Alcuni studi hanno evidenziato un significativo  aumento della percentuale di Creatina  presente nei muscoli dopo un’integrazione di L-Arginina (insieme alla L-Glicina). Il rovescio di questa “medaglia da premio Nobel” è però rappresentato dalla possibile conversione dell’NO (soprattutto con l’assunzione di alte dosi di L-Arginina) in Perossinitrito, una forma radicalica tossica, dovuta ad alcune condizioni di aumentato stress ossidativo alle quali può andare incontro il nostro organismo, come ad esempio assunzione di farmaci, fumo, alcool, errata alimentazione, radiazioni solari, inquinamento, gravidanza, infezioni, patologie varie e, nello sport, un errato equilibrio tra allenamento e riposo, causa anch’esso di aumento delle specie radicaliche o abbassamento delle difese antiossidanti (vedi fig.1).

Inoltre, questa conversione in perossinitrito causa ovviamente una scarsa disponibilità di NO, con un conseguente aumentato livello nell’organismo di Omocisteina, potente Ossidante e generatore di Radicali Liberi, altamente tossica per i vasi sanguigni. Il suo livello può essere indicativo per il rischio di malattia cardiaca 40 volte più del livello di colesterolo! Elevati livelli di Omocisteina sono anche fortemente associati con lo sviluppo della malattia di Alzheimer, ictus cerebrali ed altre patologie. Il nostro organismo riesce a metabolizzare purtroppo solo piccole quantità di Omocisteina.

Quindi, come sempre, il consiglio finale è di prestare la giusta attenzione a certe pubblicità riguardanti prodotti miracolosi, leggere attentamente le etichette e scegliere oculatamente tra le numerose formulazioni di integratori a base di L-Arginina presenti oggi sul mercato, preferendo quelle arricchite con Antiossidanti come il Selenio (che può efficacemente impedire la conversione dell’NO in perossinitrito), e Trimetilglicina (o Betaina) sostanza naturale presente nella barbabietola, che svolge un ruolo importantissimo nella detossificazione da Omocisteina. E se insieme alla Tmg si somministrano adeguate quantità di Vitamina B6, molta dell’Omocisteina prodotta viene convertita in Cistatione, un importante Antiossidante endogeno. Inoltre la Trimetilglicina è anche un ottimo Volumizzatore Cellulare. Studi su animali alimentati con Tmg hanno evidenziato un aumento di massa magra ed una diminuzione di adipe, e si è dimostrato che migliora l’utilizzazione dell’ossigeno, aumenta le prestazioni atletiche e la resistenza allo sforzo.

Fig. 1bilancia